Come UIL, come donne e come rappresentanti di reti significative sul nostro territorio vogliamo esprimerle la nostra preoccupazione per la vicenda riguardante l’Area Donna del nostro ospedale e più in generale sul futuro della medicina di genere in vista dei significativi futuri cambiamenti legati all’assetto della sanità territoriale e al nuovo ospedale. La creazione di Area Donna (struttura non a caso riconosciuta dalla certificazione europea EUSOMA) ha costituito un forte riconoscimento della specificità delle patologie oncologiche femminili non solo in termini di approccio scientifico ma anche di correlazione fra prevenzione e cura e della fondamentale importanza di un’accoglienza dedicata e di un reciproco sostegno fra donne.
Non intendendo assolutamente mettere in discussione la validità e preparazione professionale di medici ed operatori e la Rete Donne promuove iniziative sul tema delle pari opportunità, della democrazia paritaria e della rappresentanza di genere.
Collabora con i centri antiviolenza e le associazioni che si occupano di tematiche di genere.
Aderisce al coordinamento regionale Se Non Ora Quando? – Lombardia e al coordinamento nazionale del movimento SNOQ.